“Devo comprarmi un computer nuovo, ne conosci qualcuno buono?”. Questa è la classica domanda di chi è ai ferri corti con la tecnologia… la risposta non è facile. Il PC perfetto non esiste, desktop o notebook che sia. Soffermiamoci sulla scelta per l’acquisto di un notebook, che solitamente è più ostica, dato che la maggior parte dei componenti non è sostituibile né aggiornabile in futuro. A differenza di un desktop, che può essere configurato come si vuole, un notebook è un pacchetto chiuso che bisogna comprare così come viene proposto sul mercato.
Le case produttrici offrono spesso l’opportunità di scegliere tra varie versioni hardware dello stesso “modello estetico”, ma la prima cosa che vi salterà all’occhio sarà sicuramente il prezzo. Un prezzo più alto non significa notebook migliore. A parità di hardware interno, i prezzi delle varie case costruttrici possono variare anche più di qualche di centinaia di euro: questo è dovuto non solo all’ottimizzazione interna e degli spazi, ma anche ai piccoli dettagli, che spesso l’occhio meno esperto non riesce a notare.

Primo regola: un nuovo notebook DEVE avere un SSD

L’SSD, Solide-State Drive, è un supporto fisico di storage, in parole povere l’evoluzione del “vecchio” HDD meglio conosciuto come Hard-Disk Drive. HDD e SSD svolgono sostanzialmente la stessa funzione in modi diversi: il primo ha dei piatti rotanti e testine, il secondo si basa solo su componenti elettroniche… potremmo fare una analogia abbastanza grossolana tra un vecchio giradischi 33” e una memoria che usate nella vostra fotocamera o smartphone (scusate la grande semplificazione). Dall’esterno i due drive possono sembrare anche uguali ma sia il peso sia i componenti interni sono completamente diversi. Gli SSD non sono tutti uguali, ce ne sono di modelli, prestazioni relative, capacità, collegamenti differenti… ma per il momento a voi basta sapere anche solo che è meglio del buon vecchio HDD.
Le prestazioni sono completamente diverse. Un SSD può raggiungere velocità anche 100 volte superiori rispetto ad un normale HDD, sì è vero… questo non vorrà dirà che il vostro notebook andrà 100 volte più veloce ma che potrete leggere, scrivere, aprire, salvare file in modo molto ma molto più veloce. In sostanza i benefici di questo componete si noteranno nell’apertura dei programmi, nel salvataggio dei dati, nel semplice accensione del vostro pc e in tutti quei programmi che necessitano di una velocità rapida di consultazione di enormi file o database.
In sostanza il sistema di archiviazione dati è il primo collo di bottiglia che può avere un computer, quindi è bene evitarlo.

Alcuni modelli di notebook permettono anche la successiva espansione con un SSD, altri non avendo porte ed alloggiamenti adatti per ospitarlo necessitano la sostituzione dell’HDD in SSD. Questa operazione in molti casi non è difficile, ma data la fragilità di alcuni componenti e degli accoppiaggi sempre più complicati degli chassis è preferibile che venga fatto da chi ha un minimo di esperienza. Per il passaggio dei dati da HDD a SSD esistono dei programmi appositi che clonano i dati senza che dobbiate formattare o reinstallare da capo tutto.
Quindi per evitare futuri grattacapi comprate un notebook con un SSD già installato. L’unica cosa che potrete forse scegliere dal listino sarà la sua capacità. Optate per una capacità minima di 256 Gigabyte, se avete un budget generoso scegliete la versione o il prodotto con capacità massima offerta a listino.

 

Seconda regola: scegliete la grandezza dello schermo che più vi aggrada e non solo…

 

Può sembrare una cosa di poco conto ma spesso compriamo notebook dalle dimensioni troppo piccole o troppo grandi non adatti alle nostre esigenze. La grandezza dello schermo non è un fattore di poco conto, non solo ci permette di vedere in modo più grande le immagini, video e tutte le applicazioni, ma è anche la principale variabile per quanto riguarda le prestazioni massime ottenibili dal notebook per via della minore o maggiore superficie, e quindi lo spazio messo a disposizione sotto la tastiera per ospitare l’hardware e soprattutto i sistemi di dissipazione del calore. A parità di “generazione” di sistema e quindi efficienza, per ottenere prestazioni superiori è necessario dissipare maggiore calore ovvero avere dissipatori che occupano più spazio.
La grandezza dello schermo, che viene misurata in pollici, è solitamente standard. Le grandezze più diffuse sono 12”, 13.3”, 14”, 15.6” e 17.3” … quelle che trovate solitamente in offerta sono sempre da 15.6”. La cosa principale di uno schermo è la sua risoluzione, qualsiasi sia la sua grandezza non comprate mai un notebook che ha una risoluzione minore del FullHD, ovvero che abbia meno di 1920×1080 pixel. I pixel sono i puntini colorati che compongono le immagini sul vostro schermo.
Risoluzioni superiori al FullHD per dimensioni minori al 15.6” sono praticamente inutili, per avvertire la differenza dovreste guardare troppo da vicino lo schermo, cosa che va contro la vostra salute… inoltre la durata della batteria sarebbe minore.
Una caratteristica secondaria potrà essere l’effetto glossy o matte, lucido oppure opaco, purtroppo alcuni produttori non premettono tale scelta quindi dovete per forza adattarvi a ciò che vi viene imposto. Scegliendo uno schermo con effetto glossy vi da una maggiore brillantezza allo schermo a scapito però di riflessi indesiderati quando usate lo schermo alla luce del sole o in ambienti aperti, cosa che non succede con la versione matte che tende a riflettere consumando anche leggermente meno la batteria.

Per esigenze base, video scrittura, compilazione di codici, consultazione di appunti, le misure dalla 15.6” a scendere sono tutte valide.

Se utilizzate programmi che richiedono alte specifiche computazionali sia CPU che GPU siano essi di simulazione, grafica, computazione, di tipo CAE, CAD, FEM, FEA o qualsiasi altro tipo di programma per la progettazione o di rendering grafico (presupponendo che fare un rendering da notebook dovrebbe essere un eccezione e non una regola), probabilmente le performance dei modelli minori di 15.6” potrebbero starvi un po’ stretti, questo è causato da come detto prima dall’installazione di hardware limitato allo spazio disponibile.
Se utilizzate programmi che necessitano di una visualizzazione abbastanza estesa (tipo mappe topografiche o enormi distese di righe di codice) o siete semplicemente maniaci del controllo dovreste valutare anche la versione da 17.3”… siamo al limite della portabilità ma se necessitate di una piattaforma che possa facilmente sostituire uno schermo desktop, questa versione è l’ideale.
Considerate che più cresce la grandezza dello schermo e più creste il peso…

Terza regola: valutate le prestazioni che sono necessarie per voi.

 

Come detto in precedenza il form-factor dello schermo può incidere sulle prestazioni massime del vostro notebook. Una volta scelta la misura del vostro schermo è possibile scegliere le specifiche hardware di CPU e GPU al ribasso, ciò vuol dire scegliere ciò che costa meno, con maggiore durata della batteria senza compromettere un’esperienza d’uso appagante.

 

Quarta regola: CPU potente o autonomia infinita?

 

E’ sconsigliabile a priori l’acquisto di qualsiasi notebook con CPU AMD al momento (le vecchie generazioni non sono abbastanza efficienti, mentre le nuove sono ancora un’incognita) e qualsiasi CPU Intel della famiglia Core M, Pentium, Celeron e Atom…
Se avete scelto un form-factor tra i 12” e i 14” sicuramente non avrete esigenze computazionali massicce, per cui la versione meno prestante dell’ultima o penultima generazione di CPU Intel farà ampiamente al vostro caso, nello specifico i5-6200U, i7-6500U oppure i5-7200U, i7-7500U. Queste CPU sono dual-core con four-thread e che hanno un consumo massimo di soli 15 watt, vi permetteranno di avere una durata della batteria che superi agilmente le 6/7 ore.
In queste settimane c’è stata la presentazione anche della nuovissima generazione i5-8xxx e i7-8xxx i prodotti non saranno disponibili sul mercato non prima di qualche mese.

Se avete scelto un form-factor da 15.6” e volete mantenere una buona autonomia guadagnando ancora qualcosa in prestazioni rispetto alle soluzioni precedenti è consigliabile restare ancora sulle soluzioni “U” dual-core con four-thread, che in questo caso possono raggiungere frequenze più alte ed hanno delle grafiche integrate leggermente migliori, questo è il caso delle versioni i7-6650U, i7-6660U oppure i7-7560U, i7-7660U.

Se avete scelto questo form-factor per avere abbastanza potenza computazionale allora non vi resta che passare alle varianti con lettere finali “HQ” quad-core con eight-thread delle rispettive generazioni. Di queste versioni è inutile prendere in considerazioni versioni castrate, depotenziate o con multi-thread disabilitati, tipo la i7-7300HQ, è opportuno infatti puntare alla versione con frequenza più alta disponibile. Quindi le scelte ricadranno sulle versioni i7-6820HQ, i7-6920HQ oppure i7-7820HQ, i7-7920HQ… sono chip molto simili tra loro, hanno leggere differenze di frequenza che non si noteranno troppo durante il lavoro giornaliero l’unica limitazione è che non tutti i modelli sono sempre disponibili o scelti dal produttore del notebook. In questa serie di CPU sono presenti anche le versioni i7-6870HQ, i7-6970HQ che hanno una GPU interna dedicata leggermente più prestante ma non cambia il risultato sostanziale della scelta. È inutile invece optare per le versioni con sigla finale “HK”, che hanno la possibilità di un overclock più facile e spinto… l’overclock su un notebook è davvero una cosa che non può significare molto, quindi potete anche evitarla.

Se avete scelto un form-factor da 17.3” avrete tutte le possibilità senza problemi…potrete permettervi anche di utilizzare la versione “HK”. In alcuni casi su questi tipi di formati vengono addirittura proposte CPU desktop ma a questo punto inizieremo a parlare di mobile-workstation non più di un semplice notebook. Ricordate che per questa versione, data la grandezza dello schermo e la potenza dell’hardware, la batteria è da considerare quasi come un gruppo di emergenza o di continuità dato che non si va mai quasi oltre l’ora di autonomia senza alimentatore. In questi casi data la mole del prodotto è preferibile optare per la versione più potente disponibile in modo che potrete quasi sicuramente soppiantare un desktop di media fascia, insomma un 2 in 1.

 

Quinta regola: GPU integrata, discreta o potente?

 

Per molti programmi di computazione e di simulazione ingegneristica questo elemento è fondamentale quanto la CPU e non di più in alcuni casi, quindi è bene valutare se effettuare una scelta in difetto o in eccesso rispetto alle nostre esigenze presenti e future… soprattutto perché la GPU, così come la CPU, è saldata sulla scheda madre nella quasi totalità dei casi, e anche se non lo fosse la sua sostituzione è una procedura non semplice ed indolore come quella di una sostituzione su un pc desktop. La certezza al momento riguardo questo componente è che bisogna evitare di acquistare prodotti a marchio AMD, la ragione va ricercata in driver ed efficienza non paragonabili al competitor nVidia… a meno che il vostro programma di riferimento sia espressamente citato come compatibile e certificato AMD.
Per i form-factor minori del 13.3” sono disponibili sono GPU integrate nel package della CPU, insomma questo è il minimo per una fruizione di applicativi e che non richiedono un’accelerazione grafica degna di nota. In questo caso non è possibile scegliere il modello dato che è un tutt’uno CPU-GPU… quindi è inutile anche elencarle per bene ma in sostanza vanno tutte sotto la sigla HD Graphics o Iris Pro Graphics.
Per i form-factor tra i 13.3” ed i 15.6” sono disponibili GPU sia integrate che dedicate discrete, ovvero una GPU modesta che in determinati applicativi può sgravare il lavoro dalla CPU e rendere il vostro lavoro più veloce e fluido.

Grazie anche alla connessione Thunderbold è possibile, su alcuni notebook, affiancare una GPU dedicata di tipo desktop ai notebook.

La GPU potrà essere scelta senza problemi sul mercato (potrete usare anche una GPU che costi più del notebook stesso, stando attenti ai colli di bottiglia prodotti dalla CPU) e risiederà in un box esterno con relativo alimentatore, la connessione avverrà al notebook attraverso un cavo Thunderbold, nella sua ultima versione è possibile sfruttare le porte USC Type-C. In questo modo potrete avere un notebook con elevata autonomia magari anche leggero senza schede grafica dedicate troppo onerose e solo all’occorrenza una potenza grafica degna di un desktop, senza nessuna differenza… soprattutto se il programma che andrete ad usare farà affidamento soprattutto sulla potenza computazionale della GPU, che siano protocolli aperti (OpenGL) o chiusi (CUDA). L’unico neo di questa soluzione è che questi box hanno un prezzo relativamente alto, circa un paio di centinaia di euro.

 

Quale devo comprare allora?

 

Il problema è molto meno complicato ci come sembri… tutti questi numeri, tutte queste sigle, tutte queste parole sono abbastanza eccessive per l’acquisto di un notebook. Ci vuoi prendere in giro? No. Il problema fondamentale è che i produttori mettono sul mercato una grande quantità di prodotti che sembrano tutti diversi fra loro visivamente, ma sono in molti dei casi “uguali”. Gli abbinamenti di CPU e GPU il più delle volte risulta ripetitivo tra i vari produttori, così come il loro abbinamento sui relativi form-factor.

Allora come bisogna procedere? Dopo avervi accertato della presenza di un SSD (o aver valutato una futura installazione), concentratevi su l’esigenza principe che avete per le restanti 4 regole e sceglietene una, il resto sarà una scelta domino… al massimo sarà una scelta binaria (perché i produttori mettono in commercio massimo 2 versioni per ogni singola “regola” precedente.
Ed il gioco è fatto.

Ci siamo dimenticati di qualcosa?

E la RAM? RAM qui, RAM lì… la RAM è la componete che quasi nella totalità dei casi è sempre completamente sostituibile (tranne nei casi in cui è saldata) in modo veloce ed indolore; non a caso la sostituzione o l’aggiunta di banchi/moduli RAM è contemplata nella garanzia del produttore, cioè questa operazione non inficia la garanzia. È inutile dirvi che DDR4 sia meglio di DDR3 perché il produttore sarà lui a scegliere quale variante usare… è da stupidi scegliere un notebook piuttosto che un altro perché ha un tipo di memoria piuttosto che un altro, per altro la tipologia (DDR3 o DDR4) è in alcuni casi concorde alla scelta della CPU ed alle sue specifiche. Solitamente le versioni più costose dello stesso modello di notebook hanno già il massimo della RAM installata sulla macchina, se invece scegliete una versione meno costosa che magari ha meno performance e qualche banco di RAM in meno (quindi lasciato libero) potrete sempre aggiungerlo in futuro.

 

Tutto qui, sei proprio sicuro?


Certo. Tutto il resto sono cose di contorno. Il lettore d’impronte, la webcam, il lettore blu-ray, il numero di porte USB… sono tutte cose che hanno preso una piega standard e che nel bene o nel male è possibile aggirare con moduli esterni.